Il fattore di caduta

Il fattore di caduta

Il fattore di caduta è definito come il rapporto tra la lunghezza del volo e la lunghezza della corda tra l'arrampicatore cadente e il punto di assicurazione; si osservi che la corda è bloccata al punto di assicurazione.

La corda bloccata implica la descrizione del caso peggiore, ovvero il caso in cui il freno non sia entrato in funzione per i più disparati motivi, come ad esempio la corda incastrata in una fessura o in uno spuntone.

In alpinismo può capitare, nel caso peggiore, di ottenere un fattore di caduta pari a due.

Ad esempio un arrampicatore che vola per otto metri, con una lunghezza di corda pari a quattro metri, determina un fattore di caduta pari a due.

 


Si anche osservi come anche la corda bloccata attorno ad uno spuntone può determinare un fattore di caduta pari a 2.

Ogni qual volta si parla di fattore di caduta in presenza di corda non bloccata, si sta commettendo un errore concettuale.

Per evitare di avere la corda bloccata al punto di assicurazione bisogna utilizzare un sistema per frenare la caduta, ovvero il nostro compagno che ci assicura deve saper correttamente utilizzare un qualunque freno, come ad esempio mezzo barcaiolo o tuber.



Dato che un corpo in caduta libera acquisisce una quantità sempre maggiore di energia cinetica, questa, sempre in presenza di corda bloccata, viene interamente assorbita dalla corda, la quale allungandosi riesce a comportarsi come una sorta di elastico frenando il volo in modo progressivo. Il corpo che viene quindi frenato è soggetto alla cosiddetta forza d’arresto. Tanto minore è la forza d’arresto tanto più dolce è la frenata.

Paradossalmente se per scalare venisse usato un cavo d’acciaio indeformabile, l’energia cinetica verrebbe completamente assorbita dal corpo umano che verrebbe bruscamente fermato con un valore di decelerazione ben superiore ai 15g analizzati nel [precedente articolo]({% post_url 2017-12-10-catena-assicurazione-cenni-di-teoria %}). Analogamente se si utilizzasse un elastico da bungee jumping non si riuscirebbe a modulare la frenata e soprattutto non sarebbe gestibile, ne dall'arrampicatore ne dall’assicuratore.

Nonostante le corde per arrampicare siano quindi dinamiche ed abbiano un certo grado di elasticità, risulta indispensabile frenare le cadute e non bloccarle.

Implicazioni pratiche:

  • Tutte le corde sono omologate per generare forze d’arresto che garantiscano di non arrivare mai a toccare i 15g in fase di decelerazione.
  • Quando si acquista una corda è bene verificare la sua forza d’arresto, più è bassa più è elastica.
  • Probabilmente un arrampicatore di peso superiore ai 70 kg non necessita di corde particolarmente elastiche, viceversa un arrampicatore leggero, come ad esempio una ragazza, opterà per una corda più elastica.
  • Non bisogna per nessun motivo scalare con corde non omologate.
  • è indispensabile saper frenare la caduta del compagno adoperando il corretto freno in funzione della situazione che si sta affrontando.
  • Lo scalatore mentre sale deve rinviare la corda evitando angoli troppo pronunciati, i quali genererebbero un attrito eccessivo non permettendo l'entrata in funzione del freno





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