2 tipi di soste per l'alpinismo

2 tipi di soste per l'alpinismo

In alpinismo la sosta è un punto di fermata dove la cordata si riunisce e da cui riparte per proseguire l’ascensione.

é indispensabile costruire dei punti di sosta che siano sicuri, affidabili e possibilmente comodi.

La costruzione di una sosta prevede l’utilizzo di almeno 2 ancoraggi affidabili da collegare opportunamente fra loro.

Esistono numerosi collegamenti possibili, ma i più utilizzati sono il collegamento semimobile e il collegamento fisso. Purtroppo non esiste il collegamento perfetto, entrambe hanno dei pro e dei contro e sarà l’alpinista che dovrà decidere di volta in volta quello che meglio si adatta alla situazione.

 

Collegamento semimobile

questo tipo di collegamento garantisce che il vertice possa muoversi con una certa escursione determinata dai due nodi situati a sinistra e a destra del vertice stesso.

 

Più questi nodi sono fra loro vicini meno il vertice sarà in grado di muoversi. Viceversa più sono fra loro distanti più il vertice sarà libero di muoversi.

Solitamente si cerca di regolare i due nodi per garantire un certo grado di mobilità del vertice ma senza eseguire regolazioni troppo ampie per evitare che in caso di cedimento di uno dei due ancoraggi l’altro subisca un violento contraccolpo.

Con questo tipo di sosta a livello puramente teorico i carichi dovrebbero essere equamente distribuiti fra i due ancoraggi, in realtà alcune prove pratiche effettuate in laboratorio hanno evidenziato come gli attriti del cordino di collegamento (ma anche altre componenti) tendano a ridurre in modo considerevole la distribuzione.


Il collegamento semimobile viene applicato spesso in alpinismo su roccia in presenza di traversi orizzontali regolando opportunamente i due nodi secondo la direzione di marcia ma anche su neve dove gli ancoraggi (ad esempio corpi morti) tendono ad assestarsi all’interno del manto nevoso muovendosi di pochi centimetri. Tale movimento è assecondato da una certa mobilità del vertice.

Collegamento fisso

Nel collegamento fisso la direzione di carico deve essere prevista in fase di costruzione, in questo modo si evita che un ancoraggio venga caricato troppo rispetto all’altro.

Questo collegamento è ottimo in caso di ancoraggi poco affidabili poiché in caso di cedimento di uno dei due l’altro non riceve contraccolpi (mentre nella sosta semimobile si).

Si presta bene per il recupero del secondo di cordata, ma anche nell’assicurazione del primo usando la sicura ventrale e avendo cura di applicare il falso rinvio al vertice. In caso di volo del primo di cordata se l’assicuratore esegue una buona assicurazione dinamica ventrale e se è correttamente appeso al vertice, la sosta non dovrebbe ribaltarsi eccessivamente mantenendo quindi la giusta direzione di carico come era stato previsto in fase di costruzione.

 

Osservazioni

Si consiglia l’utilizzo di sosta fissa nella maggior parte dei casi, ove non sia più che evidente la necessità di una semimobile (traversi, neve).

Per minimizzare i carichi sulla sosta, la sicura ventrale al primo di cordata è generalmente da preferire a patto di saperla gestire correttamente.

In caso di ancoraggi poco affidabili la sosta fissa può essere realizzata con un pezzo di corda dinamica in modo da aumentare la dissipazione, tuttavia è bene ricordare che la soluzione ottimale in questo caso è quella di aggiungere ulteriori ancoraggi alla sosta fintanto che non la si considera sicura.

 

 

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